venerdì 25 febbraio 2011

Silenzio..

Ho voglia di restarmene qui,
in silenzio.
In compagnia solo di me stessa.

Non ho voglia di parlare, non ho voglia di ascoltare.
Ho voglia di rimanere qui dentro,
rifugiata nel mio corpo.
Tra le mie braccia, nelle mie mani,
ascoltare cosa ho da dirmi.

Rimbomba il frastuono attorno.
Facce conoscenti cercano degli accenni,
delle risposte, dei saluti.

Io voglio restarmene qui,
accoccolata nel mio silenzio, senza dover chiedere scusa.
Fuggire da ciò che rimane fuori.
Seguire i miei pensieri e distrarmi dal resto.
Io sono qui, oggi, in compagnia solo di me stessa.


mercoledì 23 febbraio 2011

..ma che gente.. di merda!

Viviamo in un mondo veramente di merda cavolo...o meglio...mondo di merda perchè abitato da gente di merda!
Ieri sera ero al cinema con un'amica....rigorosamente in tuta perchè ogni tanto ci viene questa voglia di uscire un po' svaccate!
Finisce il film, mi metto la giacca, prendo la borsa ed esco dalla sala. Mi metto le mani in tasca dei pantaloni per prendere il cellulare e non c'è, guardo nella tasca della giacca e niente. Guardo in borsa, ma fin qui non mi era ancora salita l'ansia, è normale perdere il cellulare nel casino della borsa. Ma nemmeno li c'è.
Cosa faccio? Torno dentro la sala e comincio a cercare assieme alla mia amica e agli omini del cinema. Guardiamo ovunque ma niente...il mio cellulare è scomparso.
Ero sicurissima di non averlo lasciato in macchina e di averlo quando sono entrata nella sala perchè ho guardato se fosse silenzioso e perchè ho guardato anche un'altra cosa....
Sicura al 100% di averlo con me, l'unica via possibile è quella che mi sia caduto dalla tasca (si sa che le tasche della tuta non sono sicurissime). E' vero! Mona io a metterlo in tasca, mona io a non controllare prima di andar fuori.
Però stronzo/a chi ha visto il mio cellulare sulla poltrona e ha pensato di intascarselo!
Stronzo stronzo e stronzo ancora!
Sono io l'unica che, vedendo un cellulare sulla poltrona di un cinema, avrei rincorso la tipa vicino a me per ridarglielo?!? o almeno l'avrei lasciato in biglietteria...
Che poi non è che siano passati secoli, due minuti dopo essere uscita sono rientrata per cercarlo quindi ero ancora li! Se avessi voluto restituirmelo....
Ma che gente di merda che c'è in giro!
Che poi.. non è che fosse chissà che cellulare, però era il mio..con le mie cose, i miei numeri, i miei messaggi, le mie foto, la mia musica...i link del profilo facebook e del blog...Ho dovuto cambiare tutte le password per la regola del "non si sa mai".
Comunque il farabutto o la farabutta (più probabile fosse donna) dopo 10 minuti aveva già eliminato la mia sim perchè provando a farlo suonare partiva subito la segreteria e quando dopo un'oretta ho chiamato il 190 per bloccare la sim mi hanno detto che risultava già bloccata!
Son cose che fanno girare i coglioni queste....
Ho fatto fatica ad addormentarmi stanotte per il nervoso e perchè mi è venuta in mente questa cosa delle password...
Questa mattina mi sono svegliata rabbiosa come una bestia e qual è stato il pensiero più cattivo che sono riuscita a fare... : "Basta! Io non faccio più passare le persone sulle strisce pedonali. E' inutile essere buoni con le persone quando poi non lo sono con te.."
Si lo so, come cattiva faccio schifo...
Spero ardentemente che il mio cellulare esploda nelle mani del furbone (o furbona) così che possa perdere un paio di dita e il vizio di prendere le cose che non sono sue!
..ecco, così è già meglio!


giovedì 17 febbraio 2011

Lo spaccapietre...

Ho pubblicato nell'ultimo post una storia, per il semplice fatto che mi è sempre piaciuta e perchè bene o male mi ci ritrovavo.
Ho sempre creduto nel potere delle favole e delle fiabe.
Ci sono cose che a volte a parole non si riescono a spiegare, allora si inventa una storia, comprensibile a tutti e di immediata comprensione.

Io credo nel destino e credo nelle coincidenze.
E' un periodo un po' così, sommerso da mille e più pensieri e domande, e oggi  forse non per caso mi è comparsa davanti questa storia:
C’era una volta, tanto tempo fa, un giovane spaccapietre. Tutto il giorno lavorava con martello e scalpello, sempre in mezzo alle rocce ed alle pietre.
“Eppure ci deve essere qualcos’altro al mondo, oltre alle pietre!” pensava una mattina lavorando sodo.
“Come mi piacerebbe viaggiare e vedere tante cose!”
Per consolarsi, cominciò a cantare ad alta voce una canzone inventata lì per lì che raccontava i suoi desideri.
Per caso lo sentì un giovane mago, che stava girando il mondo per istruirsi. Si fermò ad ascoltare e pensò: “ questo giovane mi sembra tanto bravo…
è desideroso di conoscere il mondo, mi piace il suo atteggiamento”. E decise di aiutarlo.

“senti- gli disse – io posso aiutarti. Dimmi cosa desideri più di ogni altra cosa.”
Lo spaccapietre smise di lavorare e guardò stupito quello sconosciuto. Sembrava così giovane, ma trasmetteva serenità e affidabilità così decise di credergli, ed iniziò a pensare attentamente.
“Se fossi ricco sarei libero di fare tutto quello che mi piace…”
“E allora sarai ricco!”  Gli disse il mago
Ed infatti lo spaccapietre diventò l’uomo più ricco della zona. E per un po’ di tempo fu anche abbastanza felice. Poi, d’un tratto, iniziò a diventare inquieto.
“Vorrei anche essere l’uomo più potente di tutti!” pensava.
Ed allora il mago lo fece diventare Imperatore.
Passato un po’ di tempo, lo Spaccapietre-Imperatore diventò di nuovo infelice. E pensava: “La mia potenza finisce su questa terra, mentre nel cielo c’è il sole che domina tutto il firmamento”.
Allora il mago lo fece diventare Sole.

“Adesso risplendo sul cielo e sulla terra”, pensava lo Spaccapietre-Sole. Ma, mentre guardava sulla terra un bel parco dove tanti bambini giocavano allegramente, vide ad un tratto che tutti smettevano di giocare e correvano a ripararsi dentro le case. Perfino i fiori del parco chiudevano le loro corolle e cercavano di farsi più piccoli che potevano. Che cosa stava succedendo laggiù? Guardando si intorno, lo Spaccapietre-Sole si accorse che stava arrivando una grossa nuvola nera che di lì a poco gli impedì di continuare a riscaldare il giardino con i suoi raggi. Stupito pensò: “Ma allora, la nuvole è più potente di me?”
Il mago, che era curioso di vedere come si comportava lo spaccapietre, lo accontentò anche stavolta, e lo trasformò in una grande nuvola nera.
Lo Spaccapietre-Nuvola si divertì ad esplorare su e giù il cielo, a mandare una pioggia rabbiosa e violenta sugli alberi dei boschi e sulle rocce delle montagne. Ma si accorse che le rocce diventavano incrollabili e neppure facevano caso se c’era il sole o la pioggia. Questo lo irritò molto.
“Ma allora io voglio essere come una roccia!” ed ancora una volta il mago lo accontentò. Diventò una grande roccia, solida e maestosa.
Un bel mattino arrivò un giovane con uno scalpello ed un martello in mano e, iniziando a cantare, cominciò a colpire la roccia,  facendone volare tutt’intorno i frammenti.
Lo Spaccapietre-Roccia si spaventò moltissimo e iniziò a gridare: “ Non voglio più essere una roccia, voglio essere come quell’ uomo che canta laggiù e che osa scalfire la mia potenza!”
Ancora una volta il mago lo accontentò ed il giovane tornò ad essere lo Spaccapietre che era…

Non so se sia una storia negativa oppure positiva.
Da un lato la vedo un po' come un ammonimento, della serie spaccapietre sei e spaccapietre rimarrai. Non tentere di essere qualcuno. Non provare ad alzarti dalla tua posizione.
Dall'altra la vedo un po' come un accontentarsi di quello che si ha. Alla fine ci guardiamo intorno e vediamo che tutti stanno meglio di noi senza accorgerci che siamo noi semplicemente il meglio che possiamo essere..piccoli o grandi!
Io mi sento un po' come lo spaccapietre. Ho i miei sogni, le mie idee, le mie ambizioni però mi ritrovo a fare qualcosa che mi costringe a guardare basso.
Mi sento un po' come un uccello a cui vengono tagliate le ali, costretto a razzolare nel cortile quando potrebbe benissimo volare in alto e guardare il mondo con occhi diversi.
Ricurva come quello spaccapietre così intento a usare piccone e martello di non accorgersi di cosa gli succede attorno.
Io ho voglia di volare. Ho voglia di scavalcarla quella pietra ma non so cosa mi blocca.
Forse la condizione che mi viene imposta, così sono e così rimango.
E intanto il tempo passa, tempo che non tornerà mai più indietro.
E' vero, io ho già tanto.....le solite cose: salute, amici, famiglia, lavoro.....sono fortunata lo ammetto!
Eppure l'insoddisfazione dentro mi graffia.
Ho una voglia repressa di cambiare. Di mandare a fanculo tutto quanto.
Cerco inutilmente il testo reset ma è come cercare nel buio.
Forse questo è il tempo in cui sto raccimolando le forze, raccogliendo gocce che faranno traboccare il vaso.
Aspetto il tempo in cui sentirò di avere qualcosa di finalmente mio.
Perchè ora sono uno spaccapietre non vuol dire che lo sarò per sempre.

martedì 15 febbraio 2011

La volpe e l'uva...

C’era una volta una volpe, furba e presuntuosa..….
Un giorno spinta dalla fame, gironzolando qua e là, trovò una vigna dagli alti tralicci.
Ecco disse:” finalmente qualcosa di prelibato”.
Tentò allora di saltare spingendo sulle zampe con quanta forza aveva in corpo….
ma nulla.
Calma, si disse:” io così furba non posso arrendermi ma, devo escogitare qualcosa per raggiungere quell’uva”.
 Dopo un breve riposo riprese a saltare ma dopo alcuni balzi, non potendo neppure toccarla,
così disse mentre mestamente si allontanava: “ Pazienza, non è ancora matura, non mi va di spendere troppe energie per un frutto ancora acerbo”.       
  

lunedì 14 febbraio 2011

San Valentino..dei single

Già è difficile uscire vivi dall'inverno. L'inverno dei single è sempre più rigido. Non c'è nessuno a scaldarti, non c'è nessuno che ti coccola sul divano, non c'è nessuno con cui fare romantiche passeggiate in centro mano nella mano.
Poi finalmente riesci ad arrivare a febbraio, con le prime belle giornate di sole che ti fanno pensare all'estate.
L'estate da single è meno dura..intanto perchè c'è caldo e il contatto fisico è da evitare quando possibile e poi perchè l'estate è un'altra cosa dai...è una stagione più festosa...comunque...
Arrivi a febbraio, ce l'hai fatta anche quest'anno ad uscire dall'inverno e la dove pensavi di essere apposto, arriva come una martellata nelle ginocchia (violini di psycho... zin zin zin) San Valentino!
Come potevo io, single da una vita, non commentare questo giorno così....così...Oddio non so nemmeno io come definirlo!
Ma sto cacchio di San Valentino da dove viene fuori? Non il santo, per carità. Lui porello avrà douto scontare le sue pene quando era in vita, non addossiamogli anche da morto colpe che lui non ha.
San Valentino, in quanto festa, chi l'ha voluto? A quanto pare non va a genio neanche agli innamorati.
E allora perchè....
San Valentino l'ho sempre vista come una festa ingiusta. Non mi sembra giusto fare una festa che per alcuni può andar bene, ma per altri è un pugno al morale e all'autostima tutti gli anni.
Pensando a questo giorno mi è venuta in mente la storia di Arlecchino.
Ora, come spesso accade per queste storie popolari, ognuno ha la sua versione, a me hanno sempre raccontato questa:
" C'era una volta, un bambino poverissimo che si chiamava Arlecchino. Era proprio povero, povero...
Lui però riusciva comunque ad andare a scuola.
Un giorno, nel periodo di carnevale, la maestra decise di fare una festa in maschera. Quando Arlecchino disse alla sua mamma di confezionargli un vestito per la festa,lei ovviamente le disse che non potevano permetterselo. Arlecchino il giorno dopo torna a scuola e a malincuore è costretto a dire che lui alla festa non potrà partecipare perchè è troppo povero per permettersi un vestito...."
Qui si ferma la prima parte del racconto. Sta stronza di una maestra festeggia comunque anche se questo vuol dire rendere triste un bambino che perchè povero, non potrà festeggiare.
E così è San Valentino. Chi ha deciso di festeggiare la festa degli innamorati non si è posto neanche il minimo problema di rendere tristi tante e tante persone.
Ci sarà forse il 2% dei single che lo sono per scelta, gli altri però mica son contenti di esserlo.
Chi è felicemente innamorato dice :" Noi non lo festeggiamo San Valentino, non ci serve un giorno per dimostrare che ci amiamo. Per noi è San Valentino tutto l'anno"
Però sicuramente, un messaggino, un fiorellino, o anche solo il fatto di pensare a una persona il giorno di San Valentino, in un certo senso è festeggiare questo giorno.
Come il giorno del compleanno, che tu faccia una festa oppure no, è comunque il tuo compleanno.
Quindi volendo o no San Valentino gli innamorati lo festeggiano.
Che senso ha quindi festeggiare qualcuno che è già felice e contento non lo so...
Nel frattempo migliaia di single tremano di fronte a questo giorno. Si chiudono in se stessi. Corrono a far scorta di nutella e gelato al cioccolato. Girano per strada a testa bassa perchè in ogni vetrina spuntano cuoricini. Mettono cd metal perchè non ce la fanno più ad ascoltare canzoni mielose alla radio. Arrivano stanchi e stremati a sera, demoliti da una giornata che gli fa ricordare che sono soli e che non se li caga nessuno.
Seconda parte della storia di Arlecchino:
"Arlecchino aveva dei buoni amici in classe e uno di loro parlò a sua mamma di questo problema. La mamma intenerita dal fatto che questo bambino povero non potesse permettersi un vestito, si mise d'accordo con le altre mamme. Ognuna di loro mise da parte tutti i ritagli e i pezzetti di stoffa avanzati dal vestito del loro figlio, e una volta cuciti insieme, venne fuori un vestito tutto colorato che permise ad Arlecchino di festeggiare il carnevale come tutti gli altri bamibni."
Creare uomini con scarti di altri uomini per fortuna non si può. Dico per fortuna perchè oltre ad essere state single da una vita, poi ti dovresti beccare un uomo che ha tutti i difetti possibili e immaginabili...eh che cacchio!
Però almeno Arlecchino ha potuto festeggiare.
Noi single, dicono, festeggeremo domani a San Faustino...
Si grazie al cazzo, magra conosolazione dataci dopo essersi resi conto che San Valentino è la festa più inutile del mondo!

venerdì 11 febbraio 2011

datemi un week-end..

Oggi calo di energia, calo di umore, calo di ispirazione...
Ho letto tutti i racconti dei blog che seguo ma non riesco nemmeno a commentare.
Oggi è un vero game over.......!
C'è giusto bisogno di un week-end rigenerante.
Tanto per cominciare ho chiesto a una mia amica se ha voglia di una fare una bella bevuta stasera...no va bè niente di estremo...una sana bevuta,un paio di birre rosse, tanto per arrivare a letto belle allegre....
Chissà che io non riesca a dormire visto che da un paio di notti faccio fatica!
E poi ho voglia di un po' di relax.
Domenica se tutto va bene vado a fare un giro a bologna con i miei amici.
...quindi con la speranza di avere un po' di cosine da scrivere ci vedia...sentiam....leggiamo lunedì...

BUON WEEK-END
...a tutti quelli che passeranno di qua...

(anzi ...abbiate paura perchè lunedì è San Valentino.......avrò senz'altro due o tre cosucce da dire!!)





giovedì 10 febbraio 2011

..la notte..

E' sempre facile vivere di giorno.

Il giorno è fresco, il giorno è bello.
Il giorno ti da mille e più modi per fingere.
Il giorno gode della luce del sole.
Il giorno serve ad alleviare le tenebre.

Di giorno puoi contare sulle forze di chi ti sta accanto
Di giorno pensi, parli e agisci a seconda delle circostanze.
Di giorno non importa chi sei.
Di giorno sei chi ti piacerebbe essere.

Ma la notte.

La notte sa scendere spietata nelle viscere della mente.
La notte è pesante, così come è pesante il suo silenzio.
La notte ti costringe ad essere ciò che veramente sei.
La notte è quello che il giorno non ha il coraggio di essere.

Di notte sei solo tu, in compagnia di te stesso.
Di notte non puoi fuggire dietro finti sorrisi.
Di notte i pensieri vanno a sbattere contro le celle in cui il giorno li rinchiude.
Di notte la realtà ti strangola, si attacca spietata alla sua voglia di riscatto.

Vivo di giorno sognando ciò che spietatamente la notte mi toglie.

(pensata stanotte dalle 4.00 alle 5.00)

mercoledì 9 febbraio 2011

..la forza di un sorriso..il giorno dopo..

Non solo la vita sa come stupirti con le piccole cose, ma accade ,a volte, che la dove pensavi avesse toccato il massimo sappia stupirti ulteriormente.
Quasi a volerti dimostrare che sa farè molto più di così.

Ho scritto ieri di quei sorrisi nei quali mi sono imbattuta.
Così sinceri e così veri da farmi mille domande sul perchè, due ragazzi incrociandosi per strada, possano uscire da questo incontro così radiosi....
Bè strano ma vero, oggi il perchè lo so....
Quando mia sorella ha letto quanto ho scritto, essendo donna, ha cominciato a chiedermi chi fosse lei, essendo sua coetanea la conosceva senz'altro...
Io , essendo un po' carogna, le ho fornito solo qualche indizio ma lei c'è arrivata lo stesso.....girl power!
Oggi mi becca in chat su facebook e ovviamente mi chiede chi fosse lui..
Appena le ho detto il nome mi ha detto che allora sa a cosa fosse dovuto quel sorriso tanto meraviglioso....
Lui è il marito di una carissima amica di mia sorella....e sorpresa delle sorprese....
Proprio ieri questa sua amica ha detto a mia sorella di essere incinta....

Ecco qua, ecco cos'era quel meraviglioso sorriso.
Lui, il ragazzo di ieri, diventerà papà!
Sono rimasta così  O_O
Si percepiva che era qualcosa di meraviglioso ma mai avrei pensato tanto.
Mi sono trovata ad essere testimone di una piccola grande cosa...
Visto da fuori, visto finchè stava succedendo, sarebbe sembrata solo una sfuggente conversazione tra due amici che si trovano per strada.
Ma io ho visto l'istante dopo, la reazione di quella conversazione.
E sapere che quel sorriso era dovuto a una notizia così meravigliosa mi fa pensare che in effetti non potrebbe essere stato altrimenti.
Descrivere, ieri, questi due sorrisi è stato difficile e probabilmente non sono stata in grado di trasmettere quello che hanno trasmesso a me.
Oggi però so bene quali parole usare.
Era  il sorriso di chi comunica ad una sua amica che diventerà papà, e un'amica che riceve questa notizia non può far altro che sorridere.  Sorridere meravigliosamente!

La vita sa sorprenderci, basta solo saperci far sorprendere!


martedì 8 febbraio 2011

..la forza di un sorriso..

A volte la vita sa davvero sorprenderti con le piccole cose..
A volte basta un attimo per perdere un gesto che non tornerà mai più indietro.
Un contrattempo, una svista e questo attimo sarebbe perso per sempre, non ti cambierà la vita ma può arricchirla.
Poco fa stavo tornando a casa dal lavoro per pranzo.
Ero in macchina e stavo passando per il mio paese.
Ad un certo punto incrocio una ragazza in bicicletta, la conosco appena. So come si chiama, so che ha trent'anni, so che è sposata e ha una bimba piccola e so che come tipa è estremamente solare.
Non appena riesco a vederla bene in faccia vedo che ha un sorriso radioso stampato sul volto. Ma non un sorrisino, un vero sorriso...uno di quelli che ti vengono quando capisci una barzelletta raccontata il giorno prima e non l'hai capita...insomma un sorrisone!
Io tra me e me, con il volante tra le mani penso :" sarà anche una ragazza solare ma che cacchio ha da ridere sta qua in bicicletta.."
Non faccio nemmeno in tempo a terminare il mio pensiero che poco più avanti, dal mio lato della strada c'è un ragazzo che io vedo di spalle ma che comunque riesco a riconoscere.
Anche lui come la ragazza lo conosco appena.
Lo vedo di spalle mentre cammina sul marciapiede e mentre lo sto osservando, quasi di sfuggita, lui si gira non verso di me ma verso la ragazza che ora però stava parecchio dietro di me e in direzione contraria rispetto a lui.
Il sorriso era identico a quello di lei.
Due sorrisi, di due persone che so per certo si conosco bene.
Io mi sono ritrovata per caso in mezzo a questa loro sintonia.
Chissà cosa si sono detti per sorridere così tanto, forse un qualcosa che è durato il tempo di una pedalata, un qualcosa che si è fatto strada tra le macchine che vi passavano attraverso.
Un qualcosa che è rimasto sul volto di entrambi.
Un qualcosa che sul viso di lui ha voluto cercare ancora qualcosa perchè si è girato a guardarla ancora...non so nemmeno se questo secondo sguardo sia stato ricambiato o meno.
Forse era da tanto che non si vedevano o magari si sono visti il giorno prima nella stessa identica situazione.
Quante cose sono riusciti a scatenarmi dentro due semplici sorrisi.
Complici e inconsapevoli di aver fatto sorridere anche me.

lunedì 7 febbraio 2011

..storie di una sfigata!

No bè, questa ve la devo raccontare...
Che tristezza! Non tanto per me ma perchè mi son resa conto di come la pensa tanta gente al giorno d'oggi.
Parlavo con un mio collega di radio, ci siamo messi a parlare di un programma che fanno alle 6.00 del pomeriggio su una radio che non nomino per non far pubblicità negativa o positiva che sia.
A condurre questo programma è una donna.
Come spesso succede gli speaker delle trasmissioni radio sono anche dj o comunque ruotano attorno a quel mondo e come spesso succede hanno una quarantina di primavere sulle spalle.
Ci siamo messi a parlare di questo programma, che comunque mi piace ascoltare, e della conduttrice che rispecchia in pieno le caratteristiche sopra citate ovvero quarantenne e dj professionista.
Da come parla ci si rende conto che dev'essere un po' fuori di testa, forse per questo è piacevole ascoltarla in radio.
Il mio collega, con aria di ammirazione mi ha detto :" Lei si che ai suoi nipotini potrà raccontare di aver fatto veramente di tutto!"
Io ho risposto dicendo:" No va bè scusa... secondo te io, perchè non sono come lei, non avrò niente da raccontare ai miei nipotini?!?"
e lui scoppiando a ridere mi risponde:" Si, dirai loro che da giovane andavi al cinema con i tuoi amici...sai che divertimento!"
Eccolo qua, in breve, il quadro della situazione generale del mondo d'oggi.
Una donna che vale è una che a 40 anni fa la dj nelle discoteche, non è sposata, ha qualche storiella più o meno seria ogni tanto e prende la vita con un pizzico di follia vivendo da sola tra Roma e Milano.
Eh si cazzo...lei si che è figa!
Sfigata io che esco sempre con i soliti quattro amici (veri)..
Sfigata io che mi faccio mille pare con gli uomini quando invece potrei farmeli e basta.
Sfigata io che vado al cinema e quando esco dalla sala che sono le 1.00 di notte ho un sonno da cani!
Sfigata io che ho certi valori.
Sfigata io che la domenica mattina vado a messa alle 9.30 e poi faccio gruppo con i bambini invece di svegliarmi a mezzogiorno rincoglionita a causa del sabato sera da fogo!
Sfigata io che non me ne frega un emerito cazzo di valorizzare la mia fortunata quarta di reggiseno preferendo colli alti a scollature da troiona!
Io ,però, da classica sfigata  punto ad avere una famiglia.
Io da classica sfigata non ho paura di crescere.
Io da classica sfigata tento di crearmi un futuro evitando di attaccarmi a professioni illusorie.
Io da classica sfigata non mi aggrappo alla felicità passeggera, all' euforia di una notte che svanisce dopo qualche ora di sonno.
Io da classica sfigata alla mia gioia riesco a dare un nome e un volto, ed è quello dei miei amici, non di gente conosciuta per qualche ora in una merda di discoteca.

E comunque vorrei precisare solo un' ultima cosa.
Io, in tutto il mio essere sfigata, anche se non ho un uomo per ora, miro ad avere la mia famiglia.
Il mio intento è quello e come ben si sa una famiglia è composta da marito, moglie e figli che a loro volta daranno alla luce altri figli...ovvero nipoti!
Nipoti ai quali racconterò le mie storie da sfigata sperando, con la mia esperienza, di farli diventare un pochino sfigatelli anche loro!
La quarantenne dj aimè ha ancora una decina d'anni per godersi la vita tra un uomo e un altro, tra una discoteca e l'altra, tra Milano e Roma, e in men che non si dica si troverà in menopausa...potrà aver mille e più storie da raccontare ma che senso ha se le sue storie l' hanno portata a non avere nessuno accanto a cui poterle raccontare?!?

venerdì 4 febbraio 2011

..la mia vita ideale..

Oggi mi va di sognare ad occhi aperti e immaginare una mia vita ideale...
La vita perfetta, anche se perfetta poi non la sarebbe. La vita da film, la vita impossibile però è quella che raccoglie tutte le cose che reputo perfette per la mia vita perfetta!
Cominciamo da chi vorrei essere:
Penelope Cruz, donna dal fascino latino. Sguardo sexy, sorriso seducente, forme perfette tipiche del fisico mediterraneo, nè troppo magra nè troppo grassa......insomma perfetta!

E ora mi scelgo un bel compagno....mmm vediamo un po'...
Oddio è difficilissimo, ma credo che tra tutti il migliore, fisicamente, ora come ora sia lui: Josh Duhamel
Bello, bellissimo, sguardo dolce. Deve tenersi un filino di barba così da diventare anche intrigante e misterioso.
Il carattere ovviamente lo scelgo io deve essere romantico, originale, simpatico, intelligente, umile...
Deve sapermi stupire, deve essere uno di quelli a cui non serve San Valentino per regalarmi una rosa...
Oh si dimenticavo, deve essere anche un buon padre perchè...sono in arrivo ..


Due gemelli maschi, se potessi ci metterei la firma.
Mi sono sempre piaciuti e mi piace l'idea che possano crescere assieme, essere fratelli e allo stesso tempo anche migliori amici e complici.
Mi piace immaginarli con lo sguardo furbetto, con quell'intesa che solo loro due percepiscono.
Ovviamente soprattutto nei primi mesi sarà difficile gestirli ma tanto...ho il mio super maritino pronto ad aiutarmi!


Noi saremo spagnoli.
Mi piace la Spagna, mi piace la lingua spagnola.
Mi piace la cultura così calda e solare.  Non so perchè sono sempre stata attirata dalla Spagna. Ho tifato Spagna ai mondiali una volta che i nostri italiani hanno fatto le valigie.
Non l'ho ancora vista, per ora perchè ad Agosto emigro in quel di Alicante per una settimana, ma so già che mi piacerà tantissimo.


Vorrei vivere in un loft super moderno.
Dei loft mi piace il fatto che sono grandi. Spazi enormi anche in verticale così da poter creare dei soppalchi.
Mi piacciono i soppalchi ebbene si, anche se non so bene il perchè, mi attira il fatto di renderti conto e vedere che hai qualcosa sopra la testa.
Come detto deve essere moderno, nello stile.
Mi piacciono le linee rette e regolari,gli spigoli (i miei gemellini per i primi 5 anni di vita porteranno un elmetto probabilmente..) il bianco e il nero che valorizzerei con dei dettagli rossi (un vaso, un quadro, una luce...)
Nei vari enormi spazi della mia casa oltre alle stanze "obbligatorie" non devono mancare la zona relax (sauna, bagno turco, idromassaggio,...) la zona cinema (voglio avere un maxi schermo con tanto di dolby surround per vedere in maniera degna almeno un film al giorno) la zona sport (qualche macchinario per fare qualche esercizio in casa tipo cyclette o tapis roulant) la zona riposo (divanetti, un tappettone enorme sul quale sdraiarsi e aprirsi a stella, libri, computer, musica e una parete bianca da riempire di scarabocchi dei miei bimibi, frasi mie o del mio maritino, disegni, qualsiasi cosa possa dover rimanere impressa, mie, nostre, o anche di qualcuno che è li per caso e vuole lasciarci detto qualcosa...)


Fuori deve esserci un bel giardino.
Anche qui , come in casa, deve essere strutturato su varie altezze.
Mi piace pensare di poterci passeggiare nel mio giardino, avere la zona di prato, solo e unicamente prato.
Dovrebbe esserci la succursale della zona sport, piscina obbligatoria e poi vorrei un campetto da calcio per poter giocare con i gemelli....Io e gemello 1 contro mio marito e gemello2, portieri volanti che possono fare goal.

Mi piacerebbe avere anche una zona un po' più boschiva e zen.


Pensare di poter fare due passi all'ombra degli alberi per rilassarsi. Gli alberi di questa zona del giardino saranno la casa perfetta per il mio bradipo domestico.
Tassativo deve esserci un laghetto e una casetta sull'albero per i gemellini.
Mi piace l'idea di diventare matta a cercarli per poi trovarli nella loro casetta sull'albero a raccontarsi storie o a disegnare posti immaginari.

Altra cosa che mi piacerebbe e poter vedere, dalle finestre enormi del mio modernissimo loft, il mare.
Eh si, la casa dei miei sogni per essere perfetta deve essere al mare.
Svegliarmi e sentire i gabbiani, affacciarmi dalla finestra e vedere una distesa di acqua azzurrina e limpida.
Sentire l'odore del mare, respirare l'aria del mare e godermi l'acqua del mare.


Per completare il quadretto perfetto vorrei avere un lavoro.
Un lavoro qualunque purchè sia gratificante, che mi dia la possibilità di svegliarmi volentieri la mattina e che mi dia il tempo necessario per stare con la mia famiglia perfetta e per dedicare un po' di tempo anche a me stessa. Ovviamente deve essere anche ben pagato perchè devo mantenere il loft perfetto.
So bene che un lavoro così non esiste però...sarebbe perfetto.


Mi piacerebbe poi avere un'amica polinesiana così d'estate possiamo cambiarci la casa per passare le vacanze. Io le offrirei il mio super modernissimo loft mentre io mi accontenterei della sua capannina sull'oceano. Che cuore d'oro :)


Bè si, sarebbe tutto dannatamente perfetto.
In questo venerdì di febbraio mi sono divertita a pensare alla mia vita perfetta, quella dei sogni e proprio per questo impossibile da realizzare.
Come io mi veda realmente in futuro ancora non lo so, spero solo che in comune a tutto questo ci sia almeno la felicità di avere una famiglia e una casa tutta mia poi il resto è superfluo.
Comunque sognare non fa male quindi ora torno a immaginarmi a cercare i miei bambini nel giardino zen per dire loro che il papà è tornato a casa dal lavoro e che andiamo a farci un bel bagno in spiaggia.








giovedì 3 febbraio 2011

..io e la cucina..

Io sono una di quelle che torna a casa dal lavoro e trova la pappina pronta fatta dalla mamma.
Essendo lei una brava cuoca direi che non mi va neanche tanto male e poi diciamolo onestamente, è comodo trovare tutto pronto quando torni a casa e vorresti far di tutto fuorchè metterti ai fornelli.
Quando però ho un po' di tempo libero o c'è qualche occasione in vista tipo cene con amici sono la prima a propormi di far qualcosa.
Mi piace cucinare, mi piace sperimentare.
Mi piace anche solo fare il soffritto per il sugo, tritare la cipolla, farla rosolare con un filo d'olio e sentire poi il buon profumino che emana...
Mi piace giocare anche con l'aspetto visivo, per me un piatto deve'essere buono ma anche bello..
Mi da particolare soddisfazione preparare tutto ciò che è antipasti o aperitivo, forse perchè sono più "fantasiosi".. si può sperimentare e fare più o meno tutto quello che ti passa per la testa.
Devi fare un antipasto? bene, puoi sbizzarrirti con le consistenze (mescolare il croccante con qualcosa di più cremoso) con i sapori (alternare qualcosa di soft a qualcosa di più deciso) con i colori (mai fare tutto monocromatico, non è invitante...)
E poi si può abbellire il piatto, si può decorare...qualche fogliolina di prezzemolo qua e la....aceto balsamico...
Si, presentre un bel piatto mi da soddisfazione, che poi sia anche buono però non è sempre detto.
Io ho tutto nella testa, la teoria c'è tutta, è la pratica che mi manca.
Credo che la cucina sia un po' come uno sport, ti devi allenare..progredisci lentamente ma solo se hai un po' di continuità....
Sembrerà una cacchiata ma anche fare i sughetti per la pasta (adoro farli) possono insegnarti tanto.
Però va bè, anche se  il risultato non è sempre ottimo, a me piace.
Mi piace sporcarmi, mi piace assaggiare, mi piace aggiungere a mio piacimento...mi piace!
Per fortuna ho i miei amici che si prestano a far da cavie.
Domenica sono a casa da sola e cosa ho pensato bene di fare? Invitarli a cena naturalmente...
Quindi la mia domenica pomeriggio la passerò li, in cucina, tra i fornelli.
Nessuno attorno, il che vuol dire neanche nessun aiuto o consiglio..solo io e la cucina.
Menù:
- Aperitivo (tassativo) con qualche mangiarino tipo qualcosa con la pasta sfoglia
- Primo: pensavo a una zuppa di farro con patate e zucca, ma mi sono ricordata che a una mia ospite non piace la zucca quindi devo cambiare, potrei sostituire la zucca con i porri...vedremo.. ovviamento il tutto accompagnato dai crostini di pane saltati in padella con l'olio.
- Secondo: ho trovato la ricetta per una specie di spezzatino di vitello, servito con il purè
- Dolce: tortino di cioccolato caldo con interno morbido accompagnato con gelato alla vaniglia.

Questo è quanto......
sebbene io sia una di quelle che preferisce il salato al dolce credo che se il dolce riesce sarà il piatto forte.
Bè sono quasi le 11.00, comincio ad avere un po' di fame quindi meglio concludere qui il discorso.
Passo e chiudo!



martedì 1 febbraio 2011

...

..e vorrei chiedere alla vita perchè?
Perchè hai deciso di darla a me se poi, ora, vuoi riprendertela?
Perchè quella sera d'estate hai voluto che ci incontrassimo?
Le nostre vite potevano andare avanti benissimo anche così,
eppure tu,vita, hai preso le nostre mani, le hai unite e ci hai detto:
"Da qui, ora, voi due andrete insieme".
Non ci conoscevamo prima, non era nostra intenzione diventare amiche
eppure, quella sera d'estate, tra tante persone ci siamo scelte.
Ci hai messo davanti mille e più ostacoli,
ma più andavo avanti e più mi rendevo conto che tu, vita,
mi avevi messo accanto la persona di cui avevo bisogno.
Era li per me quando avevo bisogno di piangere e quando avevo bisogno di ridere.
Perchè, vita, hai voluto renderci tanto felici se sul più bello,poi, hai rovinato tutto?
Che senso ha dare felicità se poi tu, con il tuo programma, stravolgi i nostri programmi.
I miei programmi.
Tu, vita, mi hai dato la possibilità di provare la vera amicizia.
Tanti momenti passati insieme, gioia infinita, che però non riescono a colmare
il dolore che tu, vita, mi procuri mentre me la stai portando via.